Il titolo è ironico, anche perchè non credo che nessuno di voi farebbe un dosaggio di ormoni a cuor leggero, senza che ce ne sia bisogno o comunque senza i dovuti controlli e relative analisi…oppure mi sbaglio?
Siete sicuri di non aver mai fatto un dosaggio ormonale?
E non mi riferisco alla pillola che molte donne prendono per vari motivi (che non stiamo qui ad analizzare) ma alla tendenza di questi ultimi anni di assumere una sostanza che si pensa erroneamente essere una vitamina ma è a tutti gli effetti un secosteroide, un ormone.
I secosteroidi sono un tipo di steroidi con un anello “rotto” ma cmq sempre steroidi sono.
Quindi la domanda che mi sono posto è: come mai si accetta con facilità di sottoporsi ad un dosaggio di vitamina (ormone) D ma si inorridisce quando sentiamo che qualcuno per esempio prende steroidi per aumentare prestazioni e massa muscolare?
Non c’è tutta questa differenza, ragazzi.
Credo che la risposta sia nel fatto che venga chiamata “vitamina”, le parole sono potenti e la semantica ci può indurre a percepire qualcosa in maniera totalmente diversa dalla sua natura originale.
Sono anche giunto alla conclusione che ci siano molte informazioni mancanti in materia di vitamina (ormone) D , che sarebbe bene conoscere prima di decidere di assumerla.
Per esempio, che la maggior presenza di questo secosteroide è endogena, cioè all’interno del nostro organismo ed in forma disattivata, che il nostro organismo trasforma nella forma attiva al bisogno, per esempio quando è presente un’infiammazione.
E che la forma attiva, disponibile e preferibile è quella che si crea a partire dall’esposizione della nostra pelle al sole.
Si avete capito bene, l’evoluzione dell’essere umano l’ha portato a produrre questa vitamina (ormone) a partire dalla cute che, esposta ai raggi solari e alle sue frequenze, tramite un complesso metabolismo che parte dal 7-deidrocolesterolo, finisce il suo viaggio nei reni dove abbiamo l’ultima conversione nella forma attiva.
Pensate un pò, talmente è perfetta la natura nelle sue espressioni che ha regolato la produzione di questa molecola in modo che, anche con un’esposizione prolungata ai raggi solari, non vi sia mai eccesso e intossicazione per iperproduzione.
Ciò che fa riflettere e discutere è però il fatto che ormai troppo spesso viene suggerita l’assunzione esogena di questa vitamina (ops, ormone) nella sua forma disattivata, il colecalciferolo, o anche 25OHD3.
E ciò che solleva ancora più dubbi sulla necessità e utilità di assumerla dall’esterno è:
le analisi utilizzate per prescriverla analizzano solo la forma di deposito, quella disattivata (25OHD3) e non la forma attiva (1,25OHD3). Qui il problema è che se troviamo la forma di deposito bassa, il motivo potrebbe essere che il nostro organismo la stia trasformando nella forma attiva per combattere un’infiammazione, quindi in quel caso non abbiamo bisogno di assumerla dall’esterno. (quindi, perché non analizzare entrambe le forme e fare il rapporto per capire se è il caso di prescriverla?)
ci sono molte ricerche che evidenziano che assumerla in maniera esogena (soprattutto a dosaggi alti) possa avere un effetto immunosoppressivo.
DI certo c’è che, una volta assunta abbassa fortemente le citochine infiammatorie e ci sentiamo subito meglio, ma non significa che stiamo guarendo.
Eliminiamo il sintomo, ma non la causa.
Però mi conoscete, io penso che se la natura ha studiato per noi un sistema così perfetto per creare e gestire una molecola fondamentale per la nostra vita, la maniera migliore resta sempre l’esposizione al sole o, in alternativa, una bella lampada per fotobiomodulazione.
Ah, una curiosità.
Nel tessuto grasso della carne grass fed, cioè allevata secondo natura, sono incapsulate molecole di vitamina D pronte per essere utilizzate dal nostro organismo.
A presto, e attenti ai dosaggi ormonali!
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