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  • Writer's pictureMike

Ti alleni o ti ALLENI?

Quando pronunciamo la parola allenamento e siamo nel campo del movimento, abbiamo tutti in testa un concetto ben chiaro: eseguire degli esercizi volti ad ottenere un risultato per lo più fisico.

La parola allenare deriva da “lena” che significa letteralmente forza, energia.

Ma siccome originariamente aveva il significato di respiro, fiato, nella fattispecie prende la connotazione di respiro affannoso, tipico dello sforzo fisico.

Ho sempre provato un certo fastidio nel pensare che allenarsi si limitasse a descrivere qualcosa di così limitato, nel momento in cui questa parola descrive anche e soprattutto l’atto di respirare non ritenevo sufficiente il coinvolgimento del solo sistema muscolo scheletrico né tantomeno bastava un termine così generico per evidenziare differenze, caratteristiche o obiettivi di ogni singolo allenamento.

La risposta che cercavo l’ho avuta qualche anno fa a San Diego.

Mi stavo allenando con David Weck, uno dei più grandi esperti di movimento del mondo, e stavamo eseguendo il primo set di una versione faticosissima della Sled Push (spingere una slitta carica di pesi), e gli chiesi quanto avrei dovuto recuperare prima di eseguire il secondo set. Naturalmente mi aspettavo come risposta qualcosa tipo “un minuto e mezzo” o “tre minuti”.

La sua risposta invece fu più o meno questa: “Recupera il tempo che ti serve, finchè non sei di nuovo fresco e pronto ad eseguire un nuovo set al massimo delle tue possibilità, riposa il tempo necessario.”

Naturalmente rimasi stupito e incuriosito della risposta, e chiedendo delucidazioni capii una cosa fondamentale: gli americani usano due diverse parole per allenamento


  • exercise

  • training



dove exercise significa semplicemente eseguire degli esercizi con serie e tempi di recupero prefissati, per ottenere un risultato fisico, mentre training significa che eseguiamo quegli esercizi per insegnare qualcosa al sistema nervoso e modificare profondamente il modo in cui ci muoviamo; giustamente il sistema nervoso per una richiesta così importante deve essere riposato prima del nuovo set, perché non stiamo stimolando solo le cellule e le fibre muscolari, ma anche il sistema connettivo miofasciale, la trasmissione delle informazioni tra i recettori ed il cervello, il sistema visivo, il sistema vestibolare, e via dicendo.

Quando dobbiamo modificare i pattern motori di base, per esempio (squat, push, pull, etc) il recupero effettivamente non ha importanza, anzi spesso più recuperiamo, meglio è perchè diamo il tempo al sistema nervoso di elaborare e rimappare il movimento in maniera più efficace.

La maggior parte degli utenti si posiziona su “exercise” è chiaro, ma vi consiglio di esplorare e integrare nelle vostre sessioni anche il “training” se volete veramente svolgere un lavoro completo su voi stessi e sul modo con cui concepite il vostro corpo ed il vostro movimento.

Thank you, David Weck!


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